La nuova sindaca di Roma fornisce un bell’esempio di come il potere possa fondersi con la stupidità e l’arroganza.
Quando grandi tragedie colpiscono una comunità e procurano vittime, v’è la consuetudine di tenere un minuto di silenzio in occasione di eventi pubblici come manifestazione di lutto. Quanto colpisce in questo è la pura ritualità e spettacolarità che le rende false, cioè vuote di sentimento, o meglio vuote di sentimento appropriato. Colpisce ancora di più che tutti sappiano che sono false e siano d’accordo, come in una congiura, nel fare finta di credere che siano vere.
Vista a Roma la mostra dedicata al Correggio e al Parmigianino. Le loro opere di soggetto sacro e mitologico presentano lo stesso limite dell’affresco di Signorelli a Orvieto: non riescono a distrarre il fruitore dal racconto, non hanno la forza di fargli dimenticare il racconto e di spingerlo verso altro. Cosa che invece fanno le opere di Leonardo e di alcuni Impressionisti. La Sant’Anna o la Leda con il cigno hanno invece la forza, solo che tu non ti opponga, di distrarti dalla storia che raccontano e di portarti in un’atmosfera di sogno non meno delle Nifee di Manet che non raccontano nulla. Qualcosa di questo però c’è nei disegni di Correggio e del Parmigianino e in alcuni loro ritratti come quello detto della Donna turca.
Il fatto di individuare il cardine de L’interpretazione dei sogni di Freud nel paradigma interpretativo costruito sulla formulazione del Complesso di Edipo nel 1897 contrasta con il fatto che Freud fa risalire la propria capacità di interpretare i sogni al 1895, data del primo sogno riportato nell’IDS, il sogno di Irma. Il contrasto è solo apparente. Nel 1985 egli era giunto a poter dire della funzione del sogno sulla base della sua teoria del funzionamento dell’apparato psichico esposta nel Progetto. Solo nel 1897 disporrà di quanto necessario a parlare del significato del sogno.
Per alcuni autori il significato del sogno non è predefinito dalla scoperta freudiana del complesso di Edipo, ma lo è quello dei pensieri e dei vissuti che prendono forma nel sogno; e quindi per via indiretta anche il significato sogno.
Non esistono sogni che non possano essere interpretati. Lo dimostra il fatto che sogni non compresi da un interprete possano esserlo da un alto. Al più esistono sogni che non è che non siano interpretabili, ma che nessuno al momento riesce ad interpretare
Obiezione a Lacan: la parola stessa “desiderio” non sarebbe stata possibile senza la nozione non della mancanza, ma di ciò che manca.
In psicoanalisi, almeno in quella classica, la riflessione sul desiderio è confinata al nesso del desiderio con la sessualità edipica e preedipica; tutto il resto viene raccolto nel concetto di sublimazione.
Un frammento di Eraclito: «È difficile combattere col desiderio del cuore; qualunque cosa desideri, la compra a prezzo della psiche» (fr. 70).
Il cielo si presta a fornire un’immagine del mondo interno perché, come questo, non è una “cosa”, cioè esiste, ma non come “cosa”. Non possiamo dire cosa è il cielo. Nel cielo vediamo nubi di molti colori, il grigio dei giorni di pioggia, l’azzurro dei giorni sereni e il variare di tutto ciò di ora in ora. Non riusciamo mai a dare una forma al cielo, ma esso ha una consistenza maggiore di ogni forma, è più di ogni forma. Il cielo è ciò che varia. È spaesante e noi evitiamo di guardarlo e quando ci capita di farlo ci spaesiamo.
Lo sgomento e altra cosa dallo spaesamento.
Spesso mentre si vive una situazione non si sa cosa si sta vivendo. Lo si sa solo dopo e non sempre.
A volte capita di ricordare cose anche del tuo passato molto remoto che avevi dimenticato ma che, quando le ricordi, ti sembra di averle sempre avute presenti e di avervi sempre pensato
Quando guardiamo al passato ci rendiamo talora conto di quante volte ci è accaduto di fare senza sapere cosa facevamo, di vivere senza sapere cosa vivevamo. Ma il problema è: questo ci accade ancora oggi?
Una coppia di due paranoici funziona alla perfezione fintantoché uno dei due non investe l’altro con la sua paranoia.
Non è il bisogno di indipendenza che nell’adolescenza rompe il tessuto della quotidianità, ma è la rottura di quel tessuto che genera il bisogno di indipendenza.
L’adolescente che vuole e può vivere l’avventura può essere fermato dal bambino che voleva e non poteva
Penso di capire l’amore di tanti per gli animali. E’ per la loro innocenza, l’innocenza del cane, la sua irresponsabilità
L’indifferenza dell’altro , soprattutto se è quella di una donna che ti sembra bella, ti mette alla prova, ti costringe a rivelarti a te stesso per quello che sei.
L’innamoramento può spingerti a gettarti tra le braccia di una donna che non ti accoglie, ma peggio ancora quando sembra il contrario.
Ambiguità della forma: intende dare continuità all’immediatezza e la fa svanire, così come il matrimonio intende dare continuità all’innamoramento e lo fa svanire.